Cultura

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Cultura di
montagna

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Cultura e tradizione

Alla scoperta delle bellezze artistiche e culturali del Comune di Vigolo

Il Paese, grazie alla sua invidiabile posizione geografica, offre un gran numero di attrazioni dal punto di vista naturalistico. Distese erbose, pinete e pascoli punteggiati da numerose cascine fanno da cornice alla magnifica vista sul Lago d’Iseo. È in questo contesto che si possono ammirare alcune opere architettoniche di particolare rilievo.

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Il Paese, grazie alla sua invidiabile posizione geografica, offre un gran numero di attrazioni dal punto di vista naturalistico. Distese erbose, pinete e pascoli punteggiati da numerose cascine fanno da cornice alla magnifica vista sul Lago d’Iseo. È in questo contesto che si possono ammirare alcune opere architettoniche di particolare rilievo.

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Prima fra tutte, la Chiesa Parrocchiale consacrata nel 1781 a Santa Maria Assunta, patrona di Vigolo. Restaurata a più riprese e ultimata negli anni 90 del 1900, contiene tele di A. Cifrondi (sec. XVII), affreschi di U. Mirigliani e T. Poloni e l’altare in marmo nero della Bottega dei Manni di Rovio; il coro invece è opera del Ceretti. Di particolare bellezza e di rilievo storico è la chiesetta dedicata a San Rocco, costruita dopo la peste del 1630 in ringraziamento allo scampato pericolo dell’epidemia. Anch’essa restaurata recentemente, contiene un prezioso altare dedicato a Sant’Antonio.

Alla periferia del paese, troviamo il Santuario della Madonna di Loreto, detta anche Madonna del Dosso, proprio in riferimento al colle su cui è sorto. In principio esisteva solo una piccola cappella votiva contenente la statua della Madonna col Bambino, la cui edificazione risale ad un periodo precedente al 1578, anno in cui vengono eseguiti lavori di ampliamento della stessa. Sconosciuti sono anche coloro che compirono quest’opera: si pensa ad alcuni soldati di ventura devoti oppure a mercanti del luogo affascinati dalla storia della traslazione della Santa Casa. La Costruzione del Santuario risale invece al 1834 per volontà del parroco don Benedetto Pecis da Zandobbio e fu realizzata grazie agli sforzi congiunti di tutti i vigolesi. Restaurato tra il 1929 e il 1933, il santuario si arricchì anche di opere pittoriche grazie al lavoro di Mascheretti da Palosco che rifece gli stucchi, Tito Poloni che si occupò dei chiaroscuri, Umberto Mirigliani affrescò la volta con la Traslazione della Santa Casa e la Sacra Famiglia mentre l’artista Morzenti dipinse la Pala di San Giovanni Bosco nell’altare di sinistra. Infine, da ricordare è la chiesetta situata sul Colle del Giogo, di proprietà privata e recentemente recuperata e messa in sicurezza dopo un periodo di abbandono. Annessa vi è una palazzina, antica sede di prelati e oggi adibita ad uso agricolo.

Simbolo della profonda devozione degli abitanti, ognuna di queste realizzazioni rappresenta una piccola una piccola opera d’arte che racchiude un momento di vita quotidiana, un pezzo di storia di Vigolo. Per poter apprezzare ognuna di esse è necessario seguire differenti itinerari che conducono alla scoperta di tutto il territorio del paese.
Tra le prime che si possono osservare, vi sono la raffigurazione del Gesù incoronato di Spine, noto anche come Cristo Redentore, sito in via Mons. Giuseppe Adobati. Prendendo la via che porta al cimitero, si raggiunge invece la santella dedicata al Cristo Risorto (mosaico). Uscendo dal paese ci si inoltra nella vallata vigolese, punteggiata dalle cascine, dalle stalle e luogo dove si concentra il maggior numero di simboli votivi, a significato del forte legame tra il mondo contadino e la vita religiosa.
La prima si incontra in località Giabellina e raffigura Gesù crocifisso. Proseguendo verso la località Bratta sono due le opere che si osservano: la prima, in località Paullo, è una santella dedicata a S. Fermo, presso la quale ogni anno (il 9 agosto) la comunità si riunisce per partecipare alla Santa Messa; la seconda è invece un affresco sulla parete di un’abitazione privata in località Ronchi della Bratta, risalente al XIX secolo. Di recente restauro, esso rappresenta la Madonna col Bambinello.
Portandosi invece in località Tombe, nei pressi di un piccolo ponte, è stata edificata un’altra santella dedicata alla Madonna col Bambino, circondata da una staccionata e abbellita con decorazioni floreali. Infine, in località Camerina, presso un’abitazione privata, si osserva un altro affresco murario che raffigura la Madonna col bambino che sovrasta tre figure, come di ladri, simbolo forse di uno scampato furto.

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